venerdì 27 agosto 2010

Luca Cordero Montezemolo
Emma Marcegaglia
Sergio Marchionne
MONTEZEMOLO, MARCHIONNE, MARCEGAGLIA … sono LORO ad avere paura!

UN NUOVO PATTO SOCIALE SI

FONDATO SU INDUSTRIA SI

MA UTILI E – SOPRATTUTTO GESTIONE –

DEVONO ESSERE CONDIVISI E SOLIDALI CON I LAVORATORI





Sono di fronte a tutti i disastri causati dall’imperativo bellico: se gli Stati Uniti non esportassero dappertutto la loro industria bellica non sarebbero primatisti mondiali.



Il nuovo patto sociale quindi invocato da Marchionne e per certi versi da Montezemolo e da Marcegaglia deve essere fondato sulla vita: l’industria che non ha come fondamento la vita non ha nessuna speranza.

una donna vestita di sole 


L’industria nella catena esistenziale rappresenta un anello che ha bisogno del consumo. In natura le dosi si riconoscono: una mela è una dose. Se la mela non c’è c’è la pesca. Nell’industria non basta produrre occorre poi consumare. Automobili mine antiuomo armi belliche sporche devono essere smaltite. L’industria quindi è proprio quel drago con sette teste dieci corna e sette diademi che ingoia il bimbo mentre una donna vestita di sole partorisce.

l'albero della cuccagna per tutti ... l'edilizia ...


L’industria affascina nasce da desiderio diabolico moltiplicativo di tutto: potere, denaro, lusso. Non esiste mai una misura: una dose. Ha una legge espressamente MATERIALE quindi vanità pura non abbiamo mai visto il famoso albero nella piazza dei miracoli da cui pendono le banconote da 500 euriii.

Giulio Tremonti


Quindi questi tre signori e il Mangiafoco – Tremonti – che li amministra, ben devono rivedere il loro concetto di finanza ETICA, di industria COMPETITIVA, di scelte sul fronte GLOBALE.

dall'albero delle mele ...


Il loro sogno GLOBALE cesserà il giorno che non ci sarà più ACQUA per l’acciaio, AMBIENTE per le scorie di tutte le cose inutili con cui riempiono milioni di metri quadri di centri commerciali con carrelli sempre più grandi per sempre più cose di una superfluità unica: basta sentire tutti i giorni quella litania del “beato chi so fa il sofà”! Ma per carità! L’Italia è una gigantesca discarica: divani e salotti per strada dalle Alpi alla Sicilia!

... all'albero delle VELE ... 


Ma il loro sogno cesserà ancor prima quando non avrà più consistente sostanza la vera necessità per l’industria: ATTIVITÀ cioè disponibilità. Il mercato ha una legge chiara e fondamentale: tu puoi produrre il miglior pecorino romano o la migliore punto-evo ma se non commercializzi in modo distribuito sul territorio (federalismo) non vai da nessuna parte; in natura la pera o la mela in più marcisce e ritorna nel ciclo naturale; nel mondo materiale devi rottamare e se devi rottamare l’economia è già DROGATA.

ogni ora del giorno su radio e tv ... "beato chi so fà" ... miliardi di euro
 a persone che insultano tutto il personale della scuola ... 


E infatti Marchionne non vuole fare i conti con la realtà. Tutto intorno il “belpaese” è una discarica di tutto, di più. Camminando da per tutto, in città, in campagna, al mare: non si vedono altro che vecchie carcasse d’auto da rottamare. Frigoriferi da rottamare. C’è pure un bel conto aperto per la Marcegaglia. Ai bordi di strade, di prati, di fiumi, di canali: si intravedono spesso reflui da demolizioni edilizie, amianto sospetto e quant’altro.

il sogno americano ??? è tutto un piangere morti ... ogni giorno !!!


Per quanto riguarda Tremonti la finanza ETICA non è quella di abolire il codice dei lavoratori, la sicurezza, ecc. ecc. La finanza ETICA è la valutazione continuativa se le attività che vengono finanziate contribuiscono a mantenere INALTERATI livelli di tutte le risorse ambientali indispensabili per SOPRAVVIVENZA della filiera naturale negli anni settanta e sessanta giusto che li han nominati rispettivamente Sacconi e Marchionne non c’era consapevolezza che petrolio, industria, progresso, fossero ingredienti antitetici tra loro e cioè che facessero degradare in modo grave natura e altre risorse connesse.



E inutile poi che questi signori insistano nel loro protagonismo. Occorre radicare il federalismo quindi passare da leadership ad una sola voce a leadership a più voci in modo da passare da un capitalismo ottuso occlusivo occidentale superato ad un collegiale condiviso solidale esistenzialismo pieno e globale.



Per dirla con una sola parola: il capitalismo di Marx è finito e comincia il mondo nuovo condiviso e solidale e quindi il contrattuale continuo oltre che globale e si chiama esistenzialismo che se vogliamo renderlo positivo benefico pervaso di fede occorre sicuramente andare OLTRE Kierkegaard e restituire una fede universale (giustamente come dicono i VESCOVI porre al centro la PERSONA): tele-lavoro per non vedere i lavoratori e tele-comando per non sentire Marcegaglia Montezemolo e Marchionne che, istruiti in tempi non sospetti da professori che parlavano con la lavagna, sono ora loro a parlare con sé stessi in TV (neppure con la lavagna!) per convincere loro stessi già di loro poco convinti e non alle persone. È questa la paura “kierkegaardiana” e questa paura è di Marchionne, classica paura di perdere e al tempo stesso di chi vede chiaro che non può continuare né 10, né 100, tantomeno 1000 milioni di “panda” !!! ma chi dovrebbe comprarle? Le foche?



« Ci sono uomini il cui destino deve essere sacrificato per gli altri, in un modo o nell'altro, per esprimere un'idea, ed io con la mia croce particolare fui uno di questi. »



            (Søren Kierkegaard)             

Nessun commento:

Posta un commento